La frattura non si è ricomposta e sarà difficile accada in futuro. Lega e Aic hanno posizioni opposte. La Lega si è espressa due giorni fa con la nota in cui chiedeva il taglio agli ingaggi per il periodo non giocato (2 mesi che possono diventare 4) e ieri ha evitato commenti. Il sindacato di categoria che aveva subito definito le linee guida della Lega «vergognose» ha argomentato la propria posizione anche nelle ultime ore con il vicepresidente Calcagno: «Una provocazione, si punta solo a scaricare sui calciatori tutti i danni del sistema - spiega a Radio Marte -. Senza dialogo, non escludo cause».

Ma ieri al comunicato dell’Assocalciatori si è unito quello dell’altra parte più esposta, i tecnici. In una nota del presidente dell’AssoAllenatori, Renzo Ulivieri, si cerca di abbassare i toni della contesa.Manonsenzaprecisare che proprio i termini usati dai presidenti sono sembrati troppo autoritari. «La dichiarazione della Lega Serie A ci pare estemporanea perché ancora non sappiamo che fine faranno i campionati. Vorremmo evitare ogni tipo di polemica. Semmai il tono, che ci pare padronale, non ci garba». Ulivieri giustifica la presa di posizione allargando l’orizzonte: «I nostri allenatori di alto livello hanno manifestato subito la volontà di contribuire. Ma ci sono altri allenatori, istruttori, preparatori e collaboratori che hanno meri redditi di lavoro: anche aldi sotto delle medie nazionali. Qui non è ammissibile pensare ad alcuna riduzione. Per umanità».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 08 aprile 2020 alle 14:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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