C'è il Pescara. C'è, eccome Vincendo (0-2) a Crotone, il Delfino centra il primo successo del 2019 e dice chiaro e forte di non avere affatto rinunciato a giocasi le proprie chances di promozione. Proprio nel momento più difficile , dopo il rovescio casalingo col Brescia, ha trovato la forza di rialzarsi. Allo Scida gli abruzzesi hanno messo subito le cose in discesa, hanno sofferto nel primo tempo e poi, nella ripresa, hanno gestito con autorità, legittimando pienamente un risultato importantissimo. Il Pescara ha il grande merito di prendere subito di petto la partita, senza lasciare al Crotone il tempo di gettare sul campo la forza della disperazione che viene da una classifica pesantissima. Un atteggiamento che frutta un vantaggio immediato frutto perfetto della nuova disposizione tattica. Marras da trequartista, non si limita a ringhiare su Benali, ma lo contrattacca quando ruba palla. Il libico non lo segue e il trequartista biancazzurro innesca Mancuso che, da rifinitore perfetto, imbecca Monachello sul filo del fuorigioco. Tocco di piatto e gol. Proprio come nella gara di andata, la difesa calabrese bucata centralmente con un attacco perfetto della profondità. Bravo il Pescara, e poi anche fortunato, perché cinque minuti dopo Campagnaro tocca con il tacco incocciando il corpo di Zanellato. Ne viene fuori una traiettoria beffarda che si spegne in fondo alla rete. Avanti di due gol dopo un quarto d'ora, per biancazzurri arriva il momento di subire la reazione furiosa dei padroni di casa. Pillon sceglie di chiudersi molto centralmente e lasciare più libertà agli esterni avversari. Dalle fasce infatti, i rossoblù fanno spiovere palloni pericolosi sui quali spesso la difesa abruzzese in affanno. Per due volte il palo (Barberis e Selasi) salva Fiorillo, e nella seconda occasione sulla ribattuta, il modesto arbitro Rapuano ignora un chiaro fallo da rigore di Cofani su Spolli. Una decisione che sembra infiammare ulteriormente l'atmosfera in campo e sugli spalti. Il Pescara tiene, blindato dentro la propria area di rigore. Magari riparte di meno rispetto all'inizio, ma da l'impressione di essere sempre insidioso quando Maras si inserisce negli spazi tra i centrali e gli esterni avversari. Più facile compattarsi su campo piccolo e stretto. La squadra di Pillon si chiude bene centralmente scegliendo di concedere qualcosa sulla corsie laterali da dove i rossoblù fanno spiovere traversoni insidiosi Le sofferenze, però, finiscono qui. Nella ripresa il Crotone si sgonfia, anche per un paio di sostituzioni ie un cambio di sistema di gico poco efficaci. Abbandonando il 3-5-2 e dunque la ricerca dell'aggiramento, i calabresi hanno cercato inutilmente di penetrare centralmente la muraglia difensiva degli adriatici. Che, ancora una volta, sono partiti subito forte e poi, davanti a un avversario senza più equilibrio né energie, hanno controllato agevolmente, fallendo più di una vola il terzo gol. Buone le risposte complessive: dal modulo con due punte e un trequartista, bene Crecco alla seconda gara da titolare, in crescita Ciofani. La capacità di essere devastante in contropiede, il Delfino non l'ha persa. 

Sezione: News / Data: Mar 19 febbraio 2019 alle 18:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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