Tra tutti gli aggettivi che ci saremmo aspettati di spendere per il Pescara di Zeman ce n’è uno che non ci saremmo aspettati di usare: cinico. Già, perché questo è il Pescara che ha sbancato Parma (0-1) conquistando il settimo punto nelle ultime tre trasferte. Un bottino conquistato segnando solo due giol ma, soprattutto, senza incassare gol per tre gare consecutive fuori casa. Stavolta a firmare il blitz è stato Brugman, andato a chiudere un’azione che lui stesso aveva rifinito per Mancuso che poi gli ha regalato un gol a porta vuota.. Il tutto dopo una gara che era stata in tutto e per tutto simile alle ultime giocate fuori casa. Un avvio difficile, con gli avversari a sparare le cartucce migliori nella prima mezz’ora, e poi una partita che si apre quando si aprono gli spazi da entrambe le parti, con un Pescara migliore e buone situazioni per entrambe. Poi, proprio quando l’ingresso di Insigne e Di Gaudio sembrava avere messo le ali al Parma che aveva sfiorato la vittoria in tre occasioni, è arrivata la zampata vincente. Un successo importantissimol per vari motivi. Ovviamente perché riporta i biancazzurri in una zona di classifica a ridosso delle prime. Poi perchè il rientro di due giocatori come Mancuso e Palazzi ha fatto vedere che probabilmente le soluzioni per alcuni dei problemi manifestati recentemente, il tecnico le aveva già in casa anche se nessuno dei due è ancora al meglio della condizione. Ma l’ex sambenedettese è velenoso e intraprendente e consente, quando la squadra arriva bene sugli esterni, di attaccare l’area con un uomo in più e con maggiore determinazione. Per quanto riguarda Palazzi, ha confermato di avere le caratteristiche giuste per fare la mezz’ala: è efficace a tutto campo, ha passo e qualità anche se si è visto poco in fase di inserimento. Positivi anche il rientro di Fiorillo tra i pali e quello di Perrotta al centro della difesa. E l’importanza sta anche nel fatto che questi tre punti consentono a Zeman di guadagnare tempo. Lui, con una squara rinnovatissima e giovane, forse più di molti altri ha bisogno di lavorare e in attesa di far crescere i suoi e trovare la quadratura definitiva, è importante restare più in alto possibile in classifica, in attesa di provare a piazzare lo sprint decisivo a primavera. Da limare c’è ancora un aproccio alla gara piuttosto pigro, come era già avvenuto nelle ultime settimane e la eccessiva facilità con la quale la squadra si è allungata nel secondo tempo, quando ha rischiato grosso in tre occasioni, in una delle quali gli emiliani hanno reclamato con forza un calcio di rigore per un contatto tra Zampano e Calaiò che però ha accentuato in maniera fin troppo goffa una spinta leggera del terzino. Le cose migliori i biancazzurri le hanno fatte quando hanno avuto la pazienza di muovere il pallone e aspettare che i terzini salissero con i tempi giusti. Ogni volta che questo è accaduto, sono nate situazioni pericolose.E quando, alla fine, la difesa di D’Aversa si è aperta, è arrivato il colpo del kappaò.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 15 ottobre 2017 alle 14:30
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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