A Il ritorno di Zeman è un po’ anche il ritorno del presidente Sebastiani. Non che fosse mai andato via o che si fosse spostato di un centimetro dalla carica più alta del club biancazzurro, ma il numero uno del Pescara programmando i prossimi diciotto mesi del Delfino con il boemo ha scoperto le carte: al timone del sodalizio ci sarà ancora lui, anche al termine di questa stagione. Chi sogna ribaltoni, al momento, se ne faccia una ragione. Aver riportato all’Adriatico il boemo è stata una grande intuizione per i risvolti positivi dal unto di vista comunicativo e ambientale. “Con Zeman l’accordo è stato trovato in un minuto, due giorni fa a Roma – racconta Sebastiani in conferenza stampa – . Mi ha chiesto: “Resti tu alla guida della società? Se è così, torno, altrimenti non se ne fa nulla”. Per dare credibilità ad un progetto, bisogna dare anche continuità. La società non è in vendita, ma naturalmente se dovesse presentarsi qualcuno in grado di fare il Pescara ancora più grande, ben venga”.

L’era Sebastiani è ancora aperta ed è già proiettata al futuro. “Prima faremo il massimo possibile per chiudere questa stagione con dignità, poi pianificheremo la prossima. Il Pescara con la filosofia di Zeman, che è quella che ci piace e che piace ai pescaresi, può diventare una scuola calcio in grado di attirare talenti da tutta Italia. Era il progetto che avevamo in cantiere cinque anni fa, adesso possiamo provare ad attuarlo”.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 18 febbraio 2017 alle 10:02 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print