Una finale persa a Bologna, in cui sfoggiò la parata fin qui più preziosa della sua esperienza pescarese, una vinta nel 2016: "Il gol di Verre a Trapani ce l'ho ancora impresso nella mente - ricorda Fiorillo -. Dopo aver segnato è venuto verso di me; solo dopo ho capito il perché: dietro di me c'era il settore ospiti con i nostri tifosi. Con Pescara c'è un legame fortissimo. Al di là dell'affetto e della stima per il portiere, la gente ha apprezzato la persona. Il legame nasce da qui, dal rapporto umano che si crea con le persone. La scelta della scorsa estate di non andare al Qarabag, oggi, mi dà ragione. Avevo detto che credevo nel Pescara e che si potesse fare di nuovo qualcosa d'importante, e al momento ho avuto ragione, anche se la strada è ancora lunga". 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 16 novembre 2018 alle 13:00 / Fonte: Il Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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