A Udine vive, ed è stato prima calciatore e poi allenatore. A Pescara si è solo seduto in panchina. In entrambe le città ha vinto rispettivamente uno e due campionati di B. Ecco perché il lunch match di oggi è più di qualsiasi altra la partita di Giovanni Galeone.

Spareggio salvezza Ieri Delneri in sede di presentazione ha rifiutato di dare questa etichetta alla sfida di oggi. La classifica, però, dice che si affrontano le due squadre appaiate al quart’ultimo posto: "Il Pescara 7 punti li ha grazie alla vittoria a tavolino con il Sassuolo – precisa il Gale – però per il gioco espresso se li merita. Proprio la gara con il Sassuolo l’aveva fatta bene e con l’Inter non meritava di perdere". Dall’Udinese ci si aspettava un rendimento diverso: "Ho seguito poco i bianconeri anche perché li ho visti giocare in maniera improponibile. Con la Juve segnali confortanti: si è vista una squadra messa bene in campo, con una logica. Mi sono piaciuti Jankto e Fofana".

Difetto Il Pescara ha qualche assenza pesante specialmente in avanti, l’Udinese deve cercare di approfittarne. "Per i bianconeri è una gara fondamentale. Se non la vincono poi diventano ancora più difficili le prossime due gare con Palermo e Torino". I friulani nelle ultime due stagioni hanno lasciato per strada molti punti con le squadre in lotta per la salvezza. "Se l’Udinese sottovaluta il Pescara commette un grave errore: è una squadra che gioca. Il suo problema è la difesa, scarsa sia a livello individuale che di reparto. Non è un caso che abbia sempre subito gol".

Amarcord Da tecnico Galeone in Abruzzo fece l’impresa impostando la squadra sempre con il 4-3-3. Lo hanno imitato prima Zeman e poi Oddo. "Ma si tratta di 4-3-3 tutti diversi. Zeman verticalizzava subito, Oddo preferisce fare possesso e poi cercare l’imbucata". Ha un ricordo speciale per il Pescara che con Junior e Sliskovic conquistò la salvezza ma la squadra più spettacolare "è quella del 1991-92. Tecnicamente una delizia: Massara, Allegri, Bivi. Era un piacere veder giocare quella squadra". Con l’Udinese vinse il campionato di B 94-95. E da allora i bianconeri non hanno più mollato la A. Tornò per conquistare la salvezza nella primavera del 2006: "Me ne andai perché Gino Pozzo e Vagheggi volevano giocare con la difesa a tre". Prima Iachini e poi Delneri hanno svoltato verso la linea a 4: "Gigi ha la personalità e la forza contrattuale per imporre le sue idee. Gli auguro di far bene, da friulano ci terrà moltissimo come ci tenevo io: sono nato a Napoli, ma mi sento comunque friulano".

Sezione: News / Data: Dom 23 ottobre 2016 alle 12:03
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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