Ha l’ambizione del ragazzo. Lo senti parlare, Alberto Gilardino, e non sembra il trentacinquenne in cerca dell’ultima volta. Dell’ultimo acuto. Non lo è, nei fatti. Nei numeri. Ha la voglia dell’esordiente e l’esperienza del veterano. Ne ha vissuta una nuova, quest’estate, da svincolato, in attesa dell’occasione, giusta. Non di ‘un’occasione’, perché nelle settimane e nei mesi ne sono arrivate. Però l’attaccante che è a dodici passi da quota 200 gol in A, non vuole sbagliare. Vuole quella giusta, per suonare ancora il violino. Si confessa a cuore aperto a tuttomercatoweb.com, a poche ore dall’ultimo gong del mercato, mentre tanti club sono in cerca di un centravanti. Di uno come lui. “Sono tre mesi che mi alleno con un preparatore, a secco e con la palla -dice Gilardino-. Al Forte dei Marmi e nella zona, in Toscana, per tenere il ritmo, per star bene. E mi sento bene, benissimo: sono motivato e ho voglia. Se non avessi avuto motivazioni, non avrei fatto quest’estate di lavoro e di fatica. Un conto è farla in squadra, una da solo. Sto bene fisicamente, a differenza di qualcuno che potrebbe pensarla diversamente”.
Risolti i problemi fisici?
“Certo. A febbraio ho fatto un piccolo intervento di routine al ginocchio, tolti i frammenti il chirurgo mi ha detto che è tornato alla condizione ottimale di 4-5 anni fa”.
Non è stata un’estate col telefono silente. Anzi.
“Ho avuto proposte da squadre di B. La priorità è quella di giocare in Serie A, non sarebbe stato un problema scendere di categoria ma manca un giorno e mezzo e da svincolato ho un mercato diverso. Sto valutando quel che può succedere con attenzione”.
Non viene da una stagione semplice.
“L’annata è stata sfortunata nella scelta di Empoli e poi a Pescara con l’infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo. Ho giocato pochissimo nella seconda parte di campionato ma non pensavo di arrivare fino al 31 di agosto libero, sono sincero. Io sono sempre positivo e motivato, anche in questi mesi ho sempre creduto che possa esserci fiducia nella mia carriera e nella mia qualità”
Un anno storto non può, però, cancellare tutto quel che ha fatto in carriera. O anche solo dodici mesi fa a Palermo.
“Un anno fa ho segnato 11 gol a Palermo e ci siamo salvati anche grazie ai miei gol. Avessi la bacchetta magica per tornare indietro, direi che la scelta di andare a Empoli dopo le reti in Sicilia è stata fatta per una scelta di vita. Il lavoro è un’altra cosa rispetto a quello che vivi fuori dal calcio, se le cose non vanno in campo è diverso. Anche nei momenti duri e di difficoltà però si diventa più forti”.
Ora, in un’estate per lei nuova, il fresco cambio d’agente: è entrato nella scuderia di Andrea D’Amico.
“Lo conosco da tantissimo tempo, c’è stata questa grande opportunità e sono certo che insieme troveremo la situazione giusta perché non vedo l’ora di ricominciare”.
C’è una similitudine, pur con tutte le sue differenze, ad accomunare ora il suo percorso a quello di Marco Borriello prima di trovare una seconda giovinezza.
“In questi anni Marco ha fatto di più di quel che ha fatto da giovane. Ha trovato maturità, sta dimostrando di essere un giocatore importante, determinante, ancora più che in passato. Mi sento come lui. E’ una carriera diversa ma ho voglia di far gol, ho voglia di mettermi in discussione”.
Il calcio, intanto, deve ammetterlo, sta cambiando anche nei protagonisti d’attacco.
“Sta cambiando tanto, nella velocità, fisicamente, a livello di allenamenti. Anche gli attaccanti sono cambiati tanto, ci sono sempre meno prime punte d’area ma bomber con caratteristiche diverse dalle mie”.
Per giocarci insieme o da soli, no?
“Esatto. Per questo mi sento pronto a giocare insieme a uno di loro o da solo”.
E’ a 12 passi da quota 200.
“La volontà di rimanere in A è mia. Personale. Ho degli obiettivi, per un giocatore di trentacinque anni sono fondamentali: ho 12 gol ai 200 in A e mi motiva ogni giorno per allenarmi. Se dovessero arrivare altre scelte, in Italia o all’estero, vediamo quel che succederà. Spero di aver presto risposte alle mie domande”.
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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