Gianluca Grassadonia ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro la Reggiana: "Potevamo centrare la salvezza, nasce il rammarico per quello che non siamo riusciti a fare soprattutto dopo il Covid. Aumentano ancora di più i nostri pensieri negativi. Continuiamo a lottare, la situazione è questa".

Una squadra battagliera come mai in questa stagione: "Questa è una squadra che doveva alzare la tensione nervosa. Ci eravamo promessi questo, dovevamo giocare al limite. La partenza nostra era questa che volevamo fare. La squadra è stata brava a calarsi nella lotta. Sapevamo che loro sarebbero venuti col coltello tra i denti ma dovevamo andare oltre".

Il prossimo anno resterà a Pescara: "Non ho parlato con nessuno e in questo non mi interessa parlare. Sono interessato a finire al meglio il campionato, a compiere il miracolo che però non dipende solo da noi. Resto concentrato sulle ultime due partite sapendo che potevo fare di più soprattutto nel post Covid. E' un pensiero che mi tormenta, si vede che non sono stato attaccato mentalmente ai genitori per fargli dare tutto soprattutto a livello nervoso".

Lei però rimarrebbe: "Pescara è una piazza fantastica, quindi è un piacere lavorarci, centrare degli obiettivi importanti, ma ora la priorità è un'altra. Il percorso degli allenatori è legato anche dalla sfortuna. Io ho dato l'impossibile, dispiace che il Covid ci ha tagliato le gambe. Provare a mettere la formazione nelle ultime giornate è stato complicato. Il Covid ci ha penalizzato perchè stavamo bene, dalla vittoria di Pisa e i pareggi di Monza e Brescia. Non ci siamo potuti allenare, ma questo non giustifica la non vittoria contro l'Entella. Mi fa incazzare tremendamente la partita di Cosenza perchè se saremmo stati questi di oggi avremmo fatto un'altra partita. Questa squadra è mancata a livello caatteriale, nella gestione della partita".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 04 maggio 2021 alle 17:43
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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