Tra le tante chiavi di lettura dell'attuale situazione che rischia di riportare il Pescara in serie C c'è anche la politica assolutamente non redditizia, a livello tecnico, del massiccio ricorso ai prestiti. Lo squadrone (a livello numerico, s'intende) dei giocatori di passaggio all'Adriatico solo per la stagione attuale conta anche tanti fantasmi, ovvero arrivati solo per fare numero e mai in grado di diventare protagonisti. Se si fa eccezione per i due portieri Del Favero (sfortunatissimo: ko in Coppa Italia a settembre) e Alastra, ci sono elementi che stanno trascorrendo una stagione da autentiche comparse, come il baby della Roma Riccardi (100' giocati finora) e alcuni colleghi quasi mai disponibili, come Antei e Asencio all'andata, Basit e Tabanelli nel ritorno. Il caso di Volta è poi emblematico: prestato dal Benevento, ma infortunato. Oltre a rischiare di incassare una dolorosa (dal punto di vista ambientale, finanziario e dell'immagine) retrocessione in terza serie, la società biancazzurra rischia di ritrovarsi il prossimo 1° luglio senza patrimonio tecnico. Sul mercato, per la prima volta dopo molti anni, il Pescara non avrà nessun giocatore valorizzato in biancazzurro da tramutare in plusvalenza, dinamica che negli anni ha dato linfa vitale al club e anche lustro sul mercato internazionale, per rapporti e scambi avviati e strutturati nel tempo con le big.

Sezione: News / Data: Mar 30 marzo 2021 alle 11:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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