L’anno scorso uscì dall’Adriatico a braccetto con il suo maestro Zeman, dopo aver preso cinque gol con il suo Foggia. Giovanni Stroppa questa sera torna con il Crotone per dimenticare l’ultimo precedente da ex a Pescara e per decollare in classifica. Il tecnico lombardo ancora oggi divide la piazza biancazzurra tra estimatori e critici. Lo scelse il ds Delli Carri nell’estate del 2012 per rimpiazzare proprio il boemo dopo una serie B stratosferica ed irripetibile. Stroppa arrivava dalla C, dal Sudtirol. Un salto in alto, di categoria e ambientale, notevole e molto difficile. Dei partenti Immobile, Insigne, Sansovini, Verratti presero il posto Colucci, Blasi, Quintero, Bjarnason, Celik, Weiss, Vukusic, Jonathas e Abbruscato. Altro salto, ma nel buio. Eppure l’ex fantasista di Lazio e Milan si tirò su le maniche e cercò di plasmare una squadra degna della serie A. Ci sarebbero voluti mesi, e una struttura societaria e dirigenziale forte, per fare di quel gruppo multietnico e variegato una squadra da A. Stroppa ci provò, scontrandosi con il pesante passato zemaniano e con le difficoltà tecniche oggettive, enormi, che lo separavano dalle altre concorrenti della categoria. In 13 giornate, conquistò 11 punti (vittorie contro Palermo, Cagliari e Parma, pareggi con Bologna e Atalanta). Ancora oggi il suo è un record nella storia delle ultime due stagioni in A del Delfino: nessuno ha fatto meglio di lui (Bergodi, Bucchi, Oddo, Zeman). All’esonero (dopo il ko di misura a Siena, con rigore sbagliato da Vukusic), Stroppa preferì le dimissioni, lasciando sul tavolo contratto e stipendi. Impossibile gestire uno spogliatoio frazionato in mille piccoli clan e individualismi ingestibili. La storia, però, parla chiaro e restituisce a ciascuno i propri meriti: sei anni dopo, il lavoro di Stroppa in quella stagione è stato ampiamente rivalutato dalle statistiche. Resta il rammarico di non avergli dato la possibilità di lottare fino alla fine per salvare il Pescara

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 25 settembre 2018 alle 17:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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