Il passo falso di Palermo è andato in archivio senza drammi. A parte il rammarico per un risultato bugiardo nelle dimensioni, perché di certo sul campo non si erano visti i tre gol di differenza.Ma la vittoria dei siciliani è stata meritata nell’arco dei novanta minuti. Per quello che gli uomini di Stellone hanno fatto, ma soprattutto per quello che non ha fatto il Pescara. La cui produzione offensiva è stata chiaramente inferiore al solito. Il tabellino parla di un destro da lontano di Campagnaro nel primo tempo e un aggancio mancato di Mancuso nella ripresa davanti al portiere. Non che non ci abbiano provato, soprattutto nella ripresa quando i rosanero si sono abbassati a protezione del risultato gestendo le residue energie. Ma quando ci sarebbero stati degli spazi (nel primo tempo) gli esterni non sono mai riusciti a ripartire alle spalle dell’attento Bellusci e del più spregiudicato Alesaami. Nei momenti di predominio territoriale, invece, quando gli spazi bisognava trovarli, è mancata la giocata di qualità, l’invenzione del singolo, il passaggio con i tempi giusti.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 13 novembre 2018 alle 15:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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