La Lega B si è ritrovata in assemblea lunedì, in una call conference molto serena rispetto alle tradizionali riunioni live, forse perché si è presa coscienza del terribile momento. E lunedì si è anche trovata una quadra, che però prima della stesura del comunicato è saltata e ieri è stata corretta. Un corto-circuito comunicativo dovuto alla diversa interpretazione degli atti. In pratica, le società hanno convenuto solo su una cosa: se il campionato non riparte, vorrebbero smettere di pagare gli stipendi. Quindi da marzoagiugno, sarebbero quattro mesi di risparmio. Se invece si riparte, era stata individuata nel 70% la quota da decurtare al mese. Il problema interpretativoènato qui, sia perché alcuni presidenti hanno inteso un’altra percentuale, sia perché alcuni non vorrebbero comunque pagare marzo e aprile, visto che l’attività è stata pari a zero, o quasi. Non solo. Qualche presidente sostiene che i contratti, essendo stati stipulati prima di questo scenario, vadano rivisti anche per il futuro.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 08 aprile 2020 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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