CdS - Zauri-Ventura bivio perfetto

Luciano Zauri non sembra un tipo particolarmente vendicativo, però un dispettuccio a Giampiero Ventura oggi lo farebbe volentieri. Perché l’ex ct azzurro all’andata (vecchio volpone contro il novellino) gli ha mandato di traverso l’esordio in panchina tra i pro’ (3-1 per i granata). All’epoca il tecnico del Pescara era ancora inesperto, adesso le cose sembrano cambiate. «In questa sosta invernale - spiega - ho dovuto fare un bilancio della prima parte di stagione e per prima cosa mi sono guardato allo specchio, facendo autocritica. Ora ho cinque mesi di esperienza in più». Cosa avrà escogitato non è dato saperlo, tuttavia la sensazione è che abbia le idee chiare. Tra l’altro il suo Pescara è da un po’ che non vince all’Adriatico (addirittura ha esultato più volte in trasferta, ben 4, che in casa). Considerando anche l’atavica rivalità tra le due piazze, lo scenario che, rischio-pioggia permettendo, dovrebbe essere molto suggestivo, con circa mille tifosi ospiti al seguito, e la ricorrenza del 14° anniversario del capo ultrà biancazzurro, Marco Mazza detto Bubù, al quale è intitolata la curva Nord dell’impianto pescarese. Insomma, tanta carne al fuoco, con le due squadre che inseguono lo stesso obiettivo: conoscere la propria identità. Infatti, sulla sponda salernitana lo stesso Ventura ammette: «E’ il momento di decidere cosa vogliamo diventare». Una poltrona per due - verrebbe da pensare – considerato che le due compagini sono appaiate in classifica, con speranze di ambizioni, ma senza certezze. Non a caso Zauri specifica. «Un Pescara in lotta per i play off è ipotizzabile, ce la possiamo senz’altro giocare, ovviamente potremo confermare questa convinzione con maggiore consapevolezza quando avremo completato il mercato. Cerchiamo un attaccante. Ma adesso non guardiamo troppo oltre, dobbiamo concentrarci solo sulla Salernitana. Che partita sarà? Beh, sicuramente una sfida molto combattuta, ci proveremo sia noi che loro, vedremo chi la spunterà».