«Borrelli gioca perché lo merita, non è un mio pupillo, ma un bravo attaccante che sta dimostrando di poterci stare», ha detto di lui Zauri fin dalla prima convocazione del 2000 figlio d’arte di Pasquale, allenatore dei campani del Gladiator, in serie D. Dopo la vittoria del campionato Primavera2 con Zauri in panchina, gli dei del calcio hanno disegnato un tracciato da sogno per il bomber nato in Molise, ma napoletano doc. La promozione del tecnicomarsicano alla guida della prima squadra e il suo primo contratto da professionista per aggregarsi in pianta stabile al gruppo fin dal ritiro di Palena. Passano poche settimane della nuova stagione, e il Delfino perde il suo centravanti titolare, Tumminello. Dopo aver fatto diversi tentativi, Zauri lo promuove a sorpresa nella formazione titolare contro la capolista Benevento, come unico riferimento avanzato. Arriva una grande vittoria e da quel momento per Borrelli la maglia da protagonista è diventata una certezza. Una storia da favola per un ragazzo scovato che era ancora un bambino dagli osservatori del Delfino, Palladinetti e Di Battista, e che dopo l’intera trafila è arrivato in prima squadra.

Sezione: News / Data: Mar 19 novembre 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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