Questo Pescara più che una squadra, a stagione quasi finita, è rimasta un’accozzaglia di idee lontane tra loro e mai amalgamate, tra giocatori perennemente in infermeria (qualcuno ha notizie di Proietti?), altri tecnicamente non di categoria (Coulibaly, ad esempio, avrebbe avuto più van- taggi a giocare in una Primavera di un club di A che non in questa B), tanti esterni e attaccanti, pochi centrocampisti strutturati per “fare la guerra” (citazione di Zeman, un anno fa in A). Ora bisogna battere lo Spezia all’Adria- tico e rialzare la testa. La serie B è un patrimonio della città e tutti adesso sono chiamati ad affiancare Pillon in questa missione.

Sezione: News / Data: Gio 19 aprile 2018 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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