CdS - Laboratorio Pescara, dopo Bucchi Oddo e Zauri tocca a Legrottaglie

Consultazioni in corso, ma nessuna certezza sulla successione di Luciano Zauri, dimessosi con grande signorilità lunedì scorso, nel giorno del suo 42º compleanno. Una decisione sofferta, che finora comunque non ha prodotto alcun lascito. Il Pescara è ancora senza allenatore. Questo in teoria, ovviamente, perché il conclave permanente che non ha ancora rilasciato alcuna fumata bianca dà sempre più spazio alla promozione in prima squadra del tecnico della formazione Primavera, Nicola Legrottaglie. Che nel frattempo sta conducendo le sedute di allenamento con tale concentrazione e intensità da meritarsi la chance di esordire sabato contro il Pordenone allo tadio “Dacia Arena” di Udine. Il contrordine potrebbe arrivare da un momento all’altro, ma ogni ora che passa gioca a suo favore. Il tempo rimanente al fischio d’inizio si assottiglia e lo stesso presidente Sebastiani ha aperto il campo a questa eventualità: «faremo delle valutazioni e ci prenderemo del tempo, ma non è escluso che sabato in panchina possa esserci Legrottaglie». Chi lo conosce bene ci spiega che il suo “non è escluso” si traduce facilmente in un “è già deciso”. Legrottaglie sarà coadiuvato da Enrico Battisti allenatore in seconda, Riccardo Cantarini preparatore atletico, Gabriele Aldegani preparatore dei portieri, Simone Di Martino collaboratore tecnico, Diego Labricciosa match analyst e Francesco Petrarca per il recupero infortuni. Alla guida della Primavera Antonio Di Battista.

LABORATORIO PESCARA. Insomma, è ancora “laboratorio Pescara”, specializzato nel “lanciare” tecnici esordienti che poi hanno un futuro, evidentemente perché la base di competenza degli stessi (e di chi li promuove) è solida. La lista è lunga e variegata e svaria da Eusebio Di Francesco a Giovanni Stroppa (lo ha scelto per la serie A, anche se aveva già allenato in C), Cristian Bucchi, Massimo Oddo, Massimo Epifani e, da ultimo, Luciano Zauri.